Cosa ci ha insegnato il coronavirus sull’ambiente e le diseguaglianze sociali

Frederick Bradley      

Il Fatto Quotidiano, 30/05/2021

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Incipit

Se c’è una cosa che avremmo dovuto imparare dalla pandemia è che distruggere l’ambiente in cui viviamo non è un buon investimento per il nostro futuro. Il legame tra la perdita di biodiversità e la comparsa di virus potenzialmente pandemici è ormai un argomento di pubblico dominio: se ne parla nei giornali, nei talkshow e perfino nei bar, tanto che se ne parla per forza anche in politica. Se ne parla, appunto, perché per ora all’atto pratico non si è visto nulla che faccia fronte seriamente al problema.
È vero che le multinazionali, fino a ieri nel mirino di chi l’ambiente lo vuol proteggere davvero, oggi strombazzano programmi green di ogni sorta, come è vero che non c’è società di investimento che non preveda asset destinati a attività sostenibili dal punto di vista ambientale. Insomma, green è ormai trendy anche ai più alti livelli della finanza dove questa parolina magica significa sostanzialmente soldi, magari per pochi, e comunque economia sostenibile per tutti.